lunedì 8 ottobre 2012

C'ERA UNA VOLTA

ssssssssssssttttttttttt............ state zitti che tutti dormono...
se state buoni ve ne racconto un'altra.....
.....una storia senza capo nè coda....
.....di una persona...

...a volte carina, a volte molto meno.....
...a volte bimba, a volte maresciallo...



...a volte ocarina          

....a volte proprio ocona.......
a volte quasi perfetta....a volte proprio fuori tema e fuori luogo....
...oggi voglio salutare chi non c'è....
....chi per un motivo o per un altro ha preso un'altra strada e ha scelto il silenzio..
...lo saluto senza far nomi ma con delle immagini....




..ma gliel'hai detto????.....sento la voce ella donna cannone
 ripetermelo in continuazione.... ma gliel'hai detto???.....

...io credo di aver detto qualcosa....

.... ma si sa.... parlo così in fretta.... forse non mi sono spiegata bene e non mi sono fatta capire.....















your love di ennio morricone e dulce ponte, grazie..

martedì 28 agosto 2012

Chi sarà Salvatore ?


Parte di un capitolo, oggi il secondo....

Leggero lo aveva lasciato la sua uscita di scena dal mondo delle tecnologie informatiche, ora era solo un utente e non doveva più vendere nulla di quei concetti marketing che tanto aveva dovuto blandamente digerire fino a pochi mesi prima. Dodici anni ed io in un solo saluto, così aveva parafrasato uno dei suoi cantautori preferiti, nei saluti ai colleghi, via mail. La sua quarta vita era iniziata il primo gennaio del 2012, non era affatto disperato, la leggerezza può essere un problema se è incoscienza, la sua invece se la sentì dentro come una liberazione. Animo leggero come una forza inarrestabile per il cambiamento che doveva avvenire, di sicuro, non sapeva quando, ma stava arrivando. Sentiva da parecchio il richiamo per uscire da quella vita solo in apparenza all'avanguardia, innovativa, piena di nuove scoperte tecnologiche, illusorie e finte. La sua esistenza non era piena , anzi, come aveva letto da uno dei suoi tanti filosofi, amici delle sere di lettura, la vita se non esiste nel senso è solo una vita senza esistenza, quindi un effetto placebo di vita.
La sua cara amica e collega Clara, lo sapeva e quando lui le comunicò che era giunto il suo momento, con la classica imboscata delle “umane” multinazionali, fu dispiaciuta, ma sapeva che Salvatore, seppur in momento difficile per la sua età ,non era poi disperato, aspettava quasi come una “bella” sorpresa quell'incontro.
Mattino di sole, viaggio verso Milano alla sua sede, per un finto incontro con il suo nuovo capo (lui non sapeva che era un'imboscata), per discutere della sua vita in azienda con quella che le multinazionali chiamano revisione della “performace” annuale. Era la sua dodicesima volta, ormai era abituato alla sequela di luoghi comuni e di ipocrisia . Celava a fatica questo fastidioso gioco delle parti. Un dialogo fra due bugiardi che fingono di essere sinceri e trasparenti, in realtà sono due maschere della commedia tragica della vita che si confrontano , sapendo già come andrà a finire, ma fingendosi disponibili a dire la verità. Nulla a che fare con la tragedia greca, dove l'animo umano seppure spaventoso e spaventato dal suo male, conscio del conflitto, portava sempre ad una catarsi liberatoria, almeno nel pubblico. Qui il pubblico non c'era e gli attori erano scarsi o al massimo mediocri manager, e il dipendente un protagonista simile alla vittima sacrificale sorridente. A Milano in una sala riunioni molto più banalmente ci si prendeva in giro tra un manager ed un sottoposto, con fare sorridente e diplomatico. Nella tragedia uno dei due avrebbe fornito all'altro la morte dignitosa alla quale anelavano i greci. Nel caso della performance alla fine si alzavano, si stringevano la mano con un pallido sorriso, si pensava che vita stupida si viveva, uno che conosceva poco e male l'altro lo giudicava più o meno bravo nel suo lavoro (che spesso conosceva poco). Il manager giudicava la validità umana del dipendente, magari avendolo incontrato qualche volta in un anno e con qualche decina di telefonate di lavoro, al tutto dando un tono di oggettività così fasulla che non lasciava scampo al sottoposto . Il massimo della democrazia nei rapporti tra manager e suo riporto in una multinazionale era questo ! (sottoposto era un termine non eticamente corretto, ma era la realtà di fatto)
Quella volta però non fu così. L'aria era fresca, la sala grande e il suo alto (fisicamente) ex capo arrivò, faccia di circostanza, ebete, un poco contrita, occhi che non guardano mai in faccia diritto , non per niente era definito muro di gomma, umanamente una nullità, un finto manager, ce ne sono a migliaia nel mondo, forse lo sono quasi tutti.
Frasi di circostanza, la crisi, l'età, la possibilità che l'azienda ti vuole dare per uscire con dignità, in modo “umano”. Il lavoro del bastardo porta sempre un malessere,che si supera, ma quel poco di fastidio tutte le volte che lo si deve fare, disturbava il suo ex capo, quella piccola parte di umanità gli avrebbe creato forse un po' di acidità all'ora di pranzo. Se ti serve qualcosa, disse, se hai bisogno di consigli, continuò, puoi telefonarmi, mentre vai a casa a dirlo alla famiglia, fingendo compassione partecipata, lo so che è difficile arrivare a casa e dire che tra non molto sarai a casa , concludeva, per farle inghiottire il rospo. Salvatore, pensava, disoccupato ultra cinquantenne! (l'istinto gli diceva di urlare, bastardo di merda, ma furono pochi attimi di rabbia)
Dentro di lui, lo spilungone, pensava, fatti coraggio caro, io di attività così ne ho già fatte altre, si vive bene comunque, basta avere la faccia di gomma e pensare poco. Ecco perchè Salvatore non avrebbe mai fatto il mestiere del suo ex capo, bisogna esserci tagliati, avere il fisico del ruolo, lui lo aveva, Salvatore non lo avrebbe mai avuto anche se lo ricoprivano d'oro, vecchi e insani principi di un mondo che era finito da tempo, lo guardò senza parlare si alzò e lo seguì, ormai lo sentiva da lontano, quello che diceva era poco essenziale.
Settimo piano, il capo del personale, una donna giovane dedita al suo lavoro, li chiamano manager delle risorse umane, a volte ci si chiede se la preferenza sia più per umane o per risorse . Il numero è quello che conta, devono secondo un budget prestabilito far uscire un certo numero di teste entro l'anno solare. Ridurre la risorsa a testa, umana era quasi una scocciatura, il passaggio da persona a testa da tagliare è un percorso di 6 piani con imboscata. Era passato da persona a testa in qualche piano di salita, non che prima durante l'imboscata, non avrebbe già voluto insultarlo, il bastardo, si calmò, anche oltre le sue aspettative. Essere un commerciale serviva, i corsi fatti lo aiutarono e forse anche l'esperienza di anni, un bel respiro e via a ragionare. Nuova vita, cavoli così di colpo, cosa cambiava se lo annunciavano un mese prima e dicevano pensaci ? Forse nulla, però sarebbe stato un altro rispetto, dare un giusto peso ai suoi dodici anni spesi lì. Inezie, meglio la sostanza di quel momento, tosto, pieno di adrenalina. Calò una calma, seppure apparente mentre da un lato la lettera di licenziamento veniva posta sul tavolo e dall'altro l'assistente della capo delle risorse “umane” descriveva che avevano deciso di trattarlo bene, non volevano farlo uscire con poche mensilità, avevano rispetto del suo lavoro, non avevano spiegazioni del perchè doveva uscire, o almeno solo in parte, età, ristrutturazione, cancellazione della figura, in realtà balle. Le teste, e lui era una di quelle, dovevano diminuire, il budget di uscita era definito, la lettera di incentivo scritta dai legali, con attenzione, gliela diedero, faccia con calma, entro due giorni ci faccia sapere se accetta la nostra proposta, non c'era il mitra mafioso sul tavolo, ma il tono, non era amichevole né dubitativo. Grazie alla età e ad anni di trattative, si scoperse a pensare, prendi questo tempo, giocalo a favore, fatti dare il documento di accordo , leggi bene tutto e consulta i legali, del sindacato e indipendenti, si doveva fare in quel modo.
Furono i santi e i morti a fornirgli un aiuto in più, Novembre inizia con loro, e i manager del personale a volte sono poco attenti a queste banalità, ma una settimana in più gli diede quel tempo giusto per fare tutti i suoi ragionamenti e le consultazioni, ma fin dal momento in cui uscì dal primo incontro al settimo piano, dentro di lui era già deciso, Salvatore se ne andava a testa alta, niente contenzioso se non era assolutamente necessario, loro non lo meritavano più, ma lui doveva andarsene con lo stile che sempre aveva avuto, lui non era come il verme lungo e viscido dell'imboscata. Cinquantasei anni, una bella età per iniziare la quarta vita, ognuno ha il suo karma, gli diceva sempre la sua amica cuoca amorevole e spirituale, e quella signora seguace di Khrisna che incontrava al mare tutte le ultime estati . Quando il karma arriva lo devi sentire, alle persone puoi mentire, il destino puoi solo assecondarlo, ti aspetta, la verità è segnata davanti, stava a lui scoprirla, il futuro non esiste è un presente continuo, il divenire da sempre letto era realtà. Questo lo decise, niente contenzioso, libero con il massimo ottenibile come incentivo, capendo che aveva uno spiraglio per contrattare e quello era sempre stato il suo lavoro, capì il limite della loro disponibilità e provò ad arrivarci vicino, non seppe mai se poteva avere di più, ma si disse se questo mi farà dormire bene è il mio miglior risultato possibile. Grato a Tiziano ed ai sui libri, cominciò a coricarsi tranquillo fino a quel mattino della firma definitiva. Allora ebbe una sensazione di emozione mista a nostalgia, erano pur sempre dodici anni della sua vita, fatti di molte ore con gente a volte anche amica e spesso simpatica. Nostalgia e tristezza si mescolarono, non erano distinguibili, quel mattino gli fecero compagnia ma poi passarono con l'avvento della quarta vita.
Arrivò presto a Milano quel giorno della firma definitiva dell'accordo di uscita, bighellonò vicino al centro, era quasi Natale, alla fine l'aveva tirata fino alla fine del mese di Dicembre, finiva tutto il 2011, pensò all'ultima visita alla sede della sua ormai ex azienda, quando andò a firmare il documento, l'accordo privato che andava poi ratificato davanti a dei formali rappresentanti delle parti (quanta falsa spietata legalità ipocrita c'è nel mondo del lavoro) . Incontrò il bastardo, quello alto, l'ex capo, in ascensore, la scena fu da commedia all'italiana. Una sua collega amica gli chiese come andava, se era triste, sapeva della sua uscita. All'ultimo secondo prima della chiusura delle porte balzò dentro lo spilungone. Fu un solo piano, veloce, ma fece in tempo a fissare il soffitto a pochi centimetri dal naso, ci sono gli uomini e le amebe nella scala degli esseri viventi, si era posto in pochi attimi in fondo a quella scala. Dentro la pertica umana, la sensazione di essere un escremento era stata percepita in tutta la sua grandezza, sia da loro due che da lui stesso ed era dovuto uscire subito, tanta era la puzza interiore che emanava, ne ebbe la certezza fin da subito.
Nel suo intimo Salvatore fu felice, sorrise all'amica collega, che scosse il capo incredula, era il suo nuovo capo, più di tanto non poteva esprimersi, ma avevano capito entrambi.
Arrivò comunque in anticipo e si accomodò dopo uno scambio di battute di circostanza con la Notaio nella stanza spoglia con poca luce presso l'associazione che gli avevano detto.
Ecco, fu in quel momento che arrivò come un lampo, il verso, “ dieci…anni in poche frasi ed io in un solo saluto ….” , solo che per lui erano dodici anni. Così si sentiva in quel momento, strano, come non pensava di essere, con un senso quasi di libera serenità, non c’era più nulla che lo avrebbe legato a loro, in pochi giorni avrebbe cominciato il suo esodo, non sapeva dove ma conosceva ormai quando .
Erano già parecchi giorni, quasi un mese, che aveva già finito di lavorare per loro (nel senso che era ancora in forza, ma risultava come in aspettativa), quello era il rito ufficiale così poco rituale e così meschino come lo sono questi esodi incentivati per gli ultra cinquantenni, Salvatore ne avrebbe avuti di lì a poco cinquantasette, ormai inutili, eppure lui era uno dei fortunati, perché in breve la legge poteva cambiare e nemmeno quelli già agiati come loro sarebbero più stati incentivati ad andare a cercare una nuova vita , il loro era un destino segnato, avevano avuto il benessere, anzi erano stati la classe media con maggiori vantaggi negli ultimi trenta anni, tutto il mondo occidentale era cresciuto grazie al loro lavoro, alcuni avevano corrotto, altri avevano avuto accesso al prepensionamento, altri avevano evaso milioni, loro erano quelli che per tutti quegli anni avevamo mantenuto in piedi il sistema con il lavoro, alcuni forse un po meno, altri avevano fatto carriera, ma quelli che non erano diventati terroristi o politici, avevano seguito due strade: i manager più o meno corrotti e integrati in modo palese nel sistema, poi quelli come lui che erano rimasti in ombra e fedeli solo a parole alle istanze sociali della equa distribuzione e della società del buon capitalismo socialdemocratico, La situazione era poi peggiorata ancora; c'erano stati i corrotti e gli evasori sempre più numerosi e dediti solo al profitto ingordo, fatto con la finanza speculativa e rapace degli ultimi 20 anni .Ora erano i figli di quella generazione di capitalisti della economia produttiva e li facevano fuori con il finanzcapitalismo degli anni 2000, nessuno più si ricordava della new Economy con la prima bolla speculativa del 2001 con la crisi del 2002! Anche allora successe quello che in pochi mesi decretò la prima ristrutturazione di molte multinazionali, era il campanello di allarme che segnava il decennio, ma solo pochi ebbero il coraggio di ammetterlo sui media. Arrivò così nel 2011 l'attacco al debito sovrano. Aveva messo in ginocchio mezza Europa, Salvatore era, nel suo solitario ultimo viaggio a Milano, diventato uno dei tanti quasi anziani che avrebbero lottato per non finire in una serena ...povertà materiale. Un figlio all'università ed una moglie già precaria ma con un mestiere da laurea, la fisioterapista, uno di quei mestieri che tutti pensano che sia fantastico perché fa star bene il prossimo, ma che per la maggior parte è un altro di quei bei mestieri dove comunque resta solo la passione di chi lo fa, mentre la ricerca del profitto a scapito dei pazienti di chi gestisce i centri, trasforma la terapia in una specie di catena di montaggio del finto benessere sperato. Il mondo ormai da anni funzionava così e solo una piccola parte delle persone sembrava essersene accorta perchè ancora la fame non aveva preso lo stomaco realmente e quindi la macelleria sociale era ancora abbastanza silente anche se alla fine di quel terribile 2011 era ormai arrivato più di un segnale che il tempo stava finendo, la società occidentale era alla fine del suo apice, era innegabile. C'era stato, è vero, già un terribile 2008 ma per certi versi molti economisti (uomini ormai più fallaci dei politici....) si erano cullati con la certezza che dopo aver pagato le banche, (soprattutto quelle americane, le grandi banche di affari !) i titoli tossici e le speculazioni si sarebbero ridimensionate, non fu così ! La crisi reale della democrazia continuò e la finanza globale arrivò al suo secondo obbiettivo, affondare l'unico continente che poteva porre un freno al divampare del nuovo schiavismo mondiale, l'Europa. L'unico posto dove ancora lo stato sociale aveva mantenuto una sua realtà di diritto dei lavoratori e la povertà era ancora defilata, i sindacati avevano ancora qualche residuo potere contrattuale per arginare il nuovo capitalismo globale , il vero Moloch ideologico del mondo che tramite la sua coniugazione con il “mercato” e l'economicismo politico aveva ucciso ogni speranza di rivalutare la politica in senso greco (filosofico, quindi nulla a che fare con la Grecia del 2011) e di conserva affondato la democrazia reale. L'attacco al debito sovrano arrivò come un fulmine sulla vita delle persone e la Grecia fu la prima vittima sacrificale, una nemesi storica, la vendetta ultima del materialismo sullo spirito ideale della filosofia occidentale, l'uccisione di ogni senso della vita iniziato dalla fine degli anni 70 del secolo scorso compiva il suo ultimo sacrificio, i greci venivano annientati.
Salvatore, durante quegli anni dal 2008 al 2011 aveva spesso pensato che il suo percorso con quella azienda era da considerarsi finito, ma sapeva bene che fuori non c'erano alternative almeno come lavoro dipendente, per essere una partita IVA precaria si faceva sempre in tempo, così se ne era rimasto buono, allineato, per quanto gli era possibile, coperto, faticando non poco a fare lo yes man. Il nuovo AD desiderava così , era stato messo in quel ruolo per farne fuori almeno qualche decina all'anno, ma non era un limite invalicabile. Infatti dal 2009 cominciarono le silenti operazioni di “aiuto” alle dimissioni, mestiere per il quale in corso d'opera cambiarono anche il dirigente delle risorse umane, passarono da un lui ad una lei, alcuni gli dissero che la lei era la compagna di lui...un mezzo nepotismo aziendale!
Quello che Salvatore andava a firmare, in termine burocratico sindacale aziendale si chiamava incentivazione all'esodo. Il termine Esodo gli ricordava però ben altre storie, popoli che attraversano mari, distese di gente che con i carri colmi di masserizie migrano in territori più ospitali, navi carretta colme di gente disperata, questo gli veniva in mente se pensava ad un esodo. Il loro, invece, (il suo e quello di altri, nella sua stessa multinazionale o altrove era molto simile) era un licenziamento singolo di un “povero” quadro o dirigente, che si trovava in una certa fase della sua vita a trattare un suo futuro incerto con gente, di una meschinità ed una freddezza umana impareggiabile, salvo poi dire in pubblico che soffrivano a fare certe cose. L'esempio più eclatante era stato in quel periodo la ministro (tecnico!?) di quel tempo, appena nominata alle politiche del lavoro si fece il suo bel pianto davanti alle telecamere perchè doveva affamare i pensionati e mollare a loro oltre i cinquanta (trasformati poi in un lessico nuovo col nome di “esodati”) una bella altra dose di anni di lavoro, con i contributi incerti da versare, per arrivare (se rimanevano vivi ) ad una povera pensione vicino ai 70 anni. La strada era in salita, non si sapeva quanto dura , ma verso una non sempre dignitosa povertà. Il pensiero della miseria più nera però non lo assalì mai, perchè capiva anche che la sua condizione era ben diversa e migliore di molti altri, già poveri fin da subito. Ma il suo spirito era più sereno,anche per Tiziano che lo aveva aiutato in quel senso. Tiziano non aveva perso il lavoro , ma aveva scoperto che doveva convivere con un tumore e aveva scritto il più bel libro sulla morte che avesse letto, lo consigliava a tutti, così come un atleta di 73 anni , lo aveva consigliato a lui . Il “giovane” nuotava con Salvatore nella piscina dove andava tre volte alla settimana alle sette di mattina, ormai da anni. Questa era la prima via della sua disintossicazione, dal senso oppressivo del lavoro, il nuoto e il dolce massaggio dell'acqua, temprare il fisico per resistere alle intemperie sociali e alla possibile depressione spirituale, adorava quel rimedio. Quasi con sorpresa, inconsciamente, da lungo attesa, aveva la sua libertà, abbandonava la multinazionale tra le più famose del mondo e non era tanto disperato, forse era pazzo, ma la sua sembrava una follia sana, l'inizio della nuova vita, l'ultima data l'età, come diceva il suo amico di camminate, un maestro di vita, l'aspettativa di vita era sui 20-25 anni, doveva quindi darsi da fare.
Iniziò con il lavoro nei campi dell'amico agricoltore da due anni, anche lui ex informatico, poi si iscrisse alla università per adulti e riprese i sui libri di filosofia, ampliò i suoi orizzonti e stava come in un limbo sereno, sensazione che non provava da anni.
Cominciò ad incontrare persone che la pensavano come lui ed era tempo quindi di muoversi insieme a loro, ed incontrò l'amico cinese del movimento di HU, fu allora che capì che il mondo stava davvero cambiando, un'altra utopia era possibile, quello era il mondo della nuova economia, l'unica reale innovazione che li avrebbe salvati, l'economia che diventava una delle tante attività che formavano la vita degli uomini, non come allora l'unica attività alla quale l'uomo dedicava la vita!
Riscoprì la poesia, si rimise a scrivere, fotografò la neve, caduta abbondante quell'anno, era anche un volontario, felice in ogni cosa che faceva trovava il senso giusto e la giusta misura delle cose che lo circondavano, il mondo doveva essere bello anche se apparentemente più povero, molto dipendeva dal suo sguardo, in realtà la stabilità e il senso di sicurezza aveva imparato sono degli stadi illusori, è il cambiamento che deve guidarci, 12 anni a fare lo stesso mestiere erano stati il periodo più lungo della sua vita, in questa nuova Salvatore avrebbe trovato le nuove relazioni per il futuro e avrebbe difeso la sua vita e quella della sua famiglia da un disastro annunciato, ma il tempo per affrontarlo era davanti e offriva tante possibilità di speranza, il suo sano ottimismo preoccupato non lo avrebbe lasciato solo.



venerdì 24 agosto 2012

TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE E AVANTI CON I CARRI

C'era una volta un benzinaio
 e un gommista...... due lavoratori, due sbordelloni.......
                                          in quel di via saliceto, a bentivoglio.....
.....quando il benzinaio arrivava il mattino e cantava, voleva dire che pioveva .......
...poi arriva una mezza cuoca, suonata più di una      campana, e sbordellona anche lei......
...e si comincia il rito..... chi prima arriva alla mattina suona il clacson.....e giù concerti......
..... si aggrega il meccanico..... il venditore di prodotti per infortunistica.... il bar.....
...e nasce la banda degli strombazzoni.... in dialetto bènda ad strumbazzòn, perchè uomini di popolo siamo, semplici, lavoratori, e ci vantiamo delle nostre origini...... ma siamo sbordelloni dentro.....
..... il benzinaio ( c'ha l'occhio avanti, niente da dire......)  già in tempi non sospetti aveva l'abitudine di offrire ai propri clienti crescentine una volta l'anno......
.... poi per difficoltà organizzative, un anno ha saltato...... e allora la cuoca-zdoura ( màta com un sdàz)
comincia a dire:
...mò che problema c'è a far due cosine da mangiare.... mò ci penso io ad organizzare.....mò dai che ci penso io anche a  far da mangiare, cosa ci vuole, friggo anche le tue ciabatte, è la mia passione...... dai che ci facciamo gli auguri di buone ferie.... e così tra il serio e il faceto anno scorso raduniamo un centinaio di persone.... e ci facciamo una gran mangiata.....
...arriva quest'anno...... il comitato freme..... e alla cuoca viene l'idea brillante ( soccia, bisogna proprio dirlo, è una donna con le palle.....)
..sentite, dice... io ci sto..... ma dobbiamo dare un significato maggiore alla festa..... perchè non facciamo anche un pò di beneficenza......
..... la cosa non è accolta positivamente da tutti..... ( a forza di prendere delle fregature, la gente comincia ad essere diffidente.....) ma per maggioranza si decide..... e che festa di beneficenza sia.....
e cosi..... il  3 agosto 2012  facciamo TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE.... E AVANTI CON I CARRI



......eravamo in 92, persone che hanno capito ( anche chi non ha approvato, comunque, la sera , ha voluto esserci, onore al merito....), persone che hanno lavorato e pagato, persone che hanno anche solo pagato ma che volevano esserci. Grazie. A tutti.
Abbiamo raccolto 1465 euro, e dedotte le spese , ne sono rimaste 1260.
Andranno in parte alla parrocchia di S.Felice sul Panaro e in parte all scuole Quaquarelli di S. Giovanni in Persiceto.
E adesso, come persona direttamente coinvolta mi sento di dire qualcosa a titolo personale.
Sono io che io deciso dove utilizzare il denaro. Non lo so se è la scelta giusta. So che ci ho provato. Una è un'idea mia , l'altra mi è stata proposta. So che questo immobilismo che viene fuori dalla paura di cascare in una fregatura è allucinante, assurdo. Ma cosa siamo diventati? perdiamo più tempo a criticare che a fare...... è chiaro che chi fa è soggetto a critica... ma è anche altrettanto chiaro che se fosse aiutato , porterebbe a termine meglio il lavoro.... c'è qualcuno che vuole venire con me alla parrocchia a consegnare il denaro? c'è qualcuno che è disposto a seguire il parroco per vedere in cosa saranno impiegati i soldi per poi riferire agli altri? C'è qualcuno che ha tempo di parlare con il comitato dei genitori della scuola di S. Giovanni e fare altrettanto?. Io entro il 31 agosto voglio consegnare il denaro. fatevi avanti, altrimenti piantatela con queste critiche sterili.
E poi voglio dire un'altra cosa. intanto grazie al benzinaio, perchè davvero la sua rete di conoscenze ha fruttato un sacco, quasi tutti suoi sono gli agganci con gli sponsor, quindi onore al merito.
Quando la festa è terminata,e le luci della ribalta si sono spente,  dietro le quinte servono quelli invisibili a cui nessuno dice mai grazie, quelli che devono sgombrare, riportare via i tavoli, buttare via il rusco.....
 io pur avendo avuto grandi adesioni , io ero sola........
Il benzinaio invece aveva una squadra intera...... vecchietti operosi  ( dico vecchietti in termine affettuoso)
che in silenzio e con gesti precisi hanno dato una mano, con il fare di quelli che la sanno lunga.... e ne hanno vista passare di acqua sotto i ponti.....
.....ma io ho sorriso dentro di me......e ho pensato che in realtà ci sono oggi dei ragazzi ch diventeranno nel tempo come questi vecchi..... e mi sono venuti in mente i ragazzi della pubblica di sasso ( quando ci penso mi viene sempre da dire " i miei ragazzi"... c'è stato un tempo in cui io mi sono sentita la loro mamma e loro erano contenti di avere una mamma così suonata.....).....ma questa è un'altra storia.... e la racconterò un'altra volta......
Martadelcomitato

giovedì 16 agosto 2012

Time has told me

IL TEMPO MI HA DETTO

Il tempo mi ha detto
Che sei una rara scoperta
Una tormentata cura
Per una mente tormentata

E il tempo mi ha detto
Di non chiedere di più
Un giorno il nostro oceano
Troverà la sua riva

Lascerò allora tutte le strade che mi fanno essere
Ciò che in realtà non voglio essere
Lascerò tutte le strade che mi fanno amare
Ciò che in realtà non voglio amare

Il tempo mi ha detto
Che sei giunta con l'alba
Un'anima senza impronte
Una rosa senza spine

Le tue lacrime mi dicono
Che non c'è proprio modo
Di metter fine ai tuoi affanni
Con ciò che puoi dire

E il tempo ti dirà
Di stare dalla mia parte
Di continuare a provare
Finché non ci sarà più nulla da nascondere

Lascia allora tutte le strade che ti fan diventare
Ciò che in realtà non vuoi diventare
Lascia tutte le strade che ti fanno amare
Ciò che in realtà non vuoi amare

Il tempo mi ha detto
Che sei una rara scoperta
Una tormentata cura
Per una mente tormentata

E il tempo mi ha detto
Di non chiedere di più
Un giorno il nostro oceano
Troverà la sua riva

                                          Nick Drake

mercoledì 15 agosto 2012

IL DIALETTO BOLOGNESE Cum ieran bì cum ieran bòn

.... lo adoro. e adoro Bologna. Bologna d'estate è splendida, aancora a misura di bolognese, credo.
e quindi comincio una storia della bassa, sburdlòna, anche se mi mancano ancora delle immagini per corredarla; non importa, le aggiungerò via via. E' festa, ho voglia di ridere.....
STORIA AD TRAI RAGAZòLI, DLà FAMAIA CARìS E VOJA AD RèDAR
succede che un giorno, tanto tempo fa,  nel bel mezzo della cura con pastigline e pastiglione da zeroeussa                                   martaclasemparfuria     sbaglia clamorosamente e per due giorni scambia un tipo per un altro ( cazzo, si assomigliavano....) e prende in dosi massicce una pastiglia già pesante e con pericolosi effetti collaterali. Un pò si spaventa, poi rassegnata, telefona alla sorellapreferita e l'avverte: senti, se stanotte con la luna piena senti ululare, vedi di far qualcosa......( mi sono rifiutata di andare dalla dottoressa a raccontarglielo, era troppo una figura da scema......)
Per farla breve, dopo quella notte ( c'era pure la luna piena, mannaggia.....) io ho scoperto di essere stata posseduta, ma non dal lupo mannaro bensì da.......:
ORFEOversione sguardo angelico
ORFEA..... il boss in assoluto , dove passa lui non cresce più neanche l'erba......
RUSATTA..... da chi se no ho ereditato la passione per la cucina....e per le piante...(e comunque, guardatela nella foto, tutta me quando sono incazzata...)
LA CESARINA.... oh, perchè la cesarina mi sembra "spippola"(biricchina birriccò in italiano) come me.......
dite mo' che non ho ragione............
....a volte fanno capolino tutti e 3 insieme, altre si sporgono da soli, insomma è un possesso imprevedibile....
sull'onda di questa cosa ho dato i "possedimenti" (lo diceva sempre la tanina di fare le cose uguali per tutti....) anche alle mie due sorelle 
a dinonelievitomadre è toccato ADOLFO (io Adolfo che si aggiustava la caparèla  sopra la bicicletta me lo ricordo ancora.....e poi era il più alto.....)
la TANINA ( e direi, è d'obbligo ) e poi la MARIA ( com'è che non è nella foto?era ritenuta la più bella delle sorelle....)
l'irene invece, sorellapreferita nonchè nècarnenèpesce....fluttua ancora, a volte propendo per uno, a volte per un altro  di certo ha DUILIO ( gambe aperte anche lui,nella foto, segno di potere.....)poi la NORMA-NORMAL ( ma come sarà mai stata sta norma normal.....) e poi, visto che non so perchè per me sono sempre stati uguali, gliene diamo 2 al prezzo di uno: GIGIONE E LOTARIO-
Rimane ORESTE, ma io Oreste l'ho conosciuto veramente poco.....e l'AMELIA. L'Amelia era nella foto dei fratelli perchè rappresentava MARCELLO, il fratello più grande morto. Marcello io non l'ho mai conosciuto, ma tutti ne parlano tanto bene....e l'AMELIA era sicuramente una donna con le palle. Non me ne vogliano le altre sorelle tutte, ma l'Amelia era su di una spanna a tutte le donne Carisi, non solo di altezza. sicuramente per lei non è stato facile . eppure ce l'ha fatta.


la Ragazola dinone, come Mingardi nel sottofondo di questa canzone con il maestro guccini, replica.... ma ovviamente a modo suo.... e un piccione mette nella mia buchetta la seguente lettera:
Mi chiami zio Adolfo e mi chiedi di scrivere sul compiuter?Io sono Adolfo dentro e fuori. lui aveva sempre la stessa sporta attaccata alla bici, io non uso mai le sporte di plastica: Ho sempre le mie di stoffa in tasca anchequando vado in farmacia. Riciclo il sacco del pane ( lo do io alla commessa) quando vado dalla fornaia, e quando si rompe lo uso per l'UMIDO. Così anche per le verdure dal mio fruttivendolo. Fine della 1a puntata.
Scrivere sulla carta ti resta il piacere e l'odore di chi ti scrive. Poi sul compiuter tutti leggono, io spedisco la malacopia, nessuno la leggerà mai, pensano che sia la lista della spesa.......

è probabile che abbia forzato un pò a pubblicare.... ma mia sorella è davvero un capolavoro di originalità....
alla prossima, buon ferragosto....



venerdì 10 agosto 2012

LE TRE OCARINE, RADICI E ORIGINI

Le vere origini delle tre ocarini nascono dalla favola raccontata in dialetto dalla mia nonna materna, Maria , anche lei donna con le palle .... ma di lei non posso parlare stasera perchè cerca che ti cerca non ho trovato una sua foto ,e la sua storia la racconterò un'altra volta....
stasera parlerò di queste:

Dinonelievitomadre si riconosce, la minimartanarcisa pure..... santamariagoretti invece, dispensatrice di benedizioni è la sorellapreferita, detta anche nècarnenèpesce..... non lasciatevi ammaliare dallo sguardo angelico che c'ha un caratterino che è tutto dire.....,
.... guardatela qua che si finge sguattera qualche anno dopo e qualche clilo in più...

Dinonelievitomadre ha l'aspetto della rosanna vaudetti prima maniera.... e io già c'ho lo sguardo che la dice lunga.....da grande polpetta.... dietro ci sono i genitori, ma non guardateli, di loro parlerò prossimamente...
All'epoca di questa foto io stavo mooolto cordialmente antipatica alla sorellapreferita..... io però a onor del vero ero proprio stronza e me lo meritavo tutto, l'astio..... mi ricordo ancora uno scherzo da prete che le ho fatto.... nascosta sotto al letto le presi tutte e 2 le caviglie mentre lei andava a letto e si spaventò a morte....
non so se è peggio quella cosa lì o quando in tempi attuali le telefono alle 5 del mattino con le domande più astruse (qual è il nome del terzo re magio? melchiorre , baldassarre e poi????), pretendendo risposte sempre più che immediate... ( ma il babbo quando è morto aveva i baffi si o no?)io non so neanche perchè ci prova a rispondermi.... per sfinimento, forse....
comunque, tutte e due queste sorelle sono state e sono importanti nella mia vita...
...ruoli diversi.... caratteri diversi....orfeo e la cesira avevano a disposizione pregi, virtù e difetti.... non sono stati equi nel distribuirli.... in ogni caso io sono quella venuta meglio ( al terzo tentativo hanno raggiunto la perfezione, dico sempre.... )qualcosa in qua e là m'amanca....non so stendere il bucato in maniere perfettina come fanno loro ( stendo spettinata.....)... non so tenere in ordine perfetto la casa senza un granello di polvere, senza una cosa fuoriposto ( ma questo perchè sono maschio inside).... ma io c'ho la bellezza e la testa......
La bellezza veramente ce l'ha molto di più dinonelievitomadre.... occhi azzurri anche lei, molto meglio di culo tette e gambe... non un filo di cellulite anche adesso.... ma dinonelievitomadre lo sguardo da adescatrice non ce l'ha.... e alla fine io finisco col far credere a tutti, lei compresa, che sono meglio....
Quella di mezzo invece nella gara di beltà neanche ci prova di inserirsi....anche se pure lei c'ha il suo perchè.....guardateci qui.... saranno stati gli anni 80, o giù di lì...
..... eccoci in tutto il nostro splendore di 3 ocarotte della bassa
.....è stato più o meno in questo periodo che io ho iniziato a dire.... potremmo aprire un ristorante e chiamarlo le tre ocarine.....e loro : con te? neanche morte||||| invidiosse.... grandi invidiosse..... peggio di anastasia e genoveffa le 2 sorellastre di cenerentola......
...e allora io mi vendico.... con la prima.... che tutti reputano SANdinonelievitomadre...... guardate un pò qua.....erano anni che la tenevo in serbo questa foto....
... ed è venuto il suo momento..... e adesso come la mettiamo? dirai che è un fotomontaggio? negherai anche l'evidenza?
dai che è l'eccezione che conferma la regola..... e io son sempre quella che appena chiusa la porta delle scale per andare a letto ti dice : mi prendi in braccio?
e tu sbuffando come una ciminiera perchè peso un accidente mi porti sino in cima e mi addormenti.. son sempre stata ruffiana quanto basta.....
sorellapreferita.... perchè tremi?pensavo di farti recitare a memoria domattina alle 5 la donzelletta vien dalla campagna in su il calar del sole... ( a propò.... chi l'ha scritta?). Per il babbo noi siamo sempre state "cal ragazòli" quando parlava di noi con la mamma.... e per sempre tra noi "ragazòli" resteremo....
A te Dina devo tanto, e il peso della maggiore sicuramente non è stato leggero... ancora adesso mi stupisci con gesti di cui io non sarei mai capace, e così ti voglio bene, con la tua a volte insopportabile perfezione che rasenta il perbenismo, ma hai un cuore grande in cui tutti si rifugiano, e tuo è il compito di tenere unita la famiglia .... e la tradizione... sei e sarai sempre la memoria storica....
A te Irene invece il compito dell'eterna seconda.... quella che in polposiscion sta sempre con i muscoli ben caldi pronta a scattare e poi non scatta mai.... non è facile neanche questo compito... alla primogenita grandi compiti, grandi ruoli...
all'ultima la gloria e tutto il resto... in te deve stare tutto quel che c'è im mezzo, il pur importante ma banale quotidiano.... da uova e da latte devi essere... prendi le cioccate dalla prima e dall'ultima... ah sissi... proprio un bel ruolo, va pur là....se non ci fossi bisognerebbe inventarti...solo la pazienza di sopportare le mie telefonate ... e ancor peggio quando non telefono che chiami e mi dici: stai male?
adio, ragazòli, non so come fanno quelle che stanno litigate e non si parlano per anni, io non ne sarei capace....
Fiorella Mannoia, quello che le donne non dicono, tutors,perdono....

martedì 7 agosto 2012

GAETANO COLTIVATORE MAGICO

Gaetano è un ragazzo che ama il lavoro che fa. Casualmente, è anche mio cugino e casualmente ha realizzato il suo sogno in quel di Vedrana, mitico paesotto alle porte di bologna con molte influenze di Ferrara ( majal!!!!)che si dà il caso essere il mio paese di nascita. Io non l'ho mai frequentato molto, come peraltro faccio con tutti i componenti della mia famiglia ( c'è dinonelievitomadre che fortunatamente pensa a questo, io posso restare martabircchinabirriccò e gioire del fatto che tutto il parentado mi ricorda particolarmente bella e particolarmente solare ( c'ho il parentado con gli occhi lunghi lunghi.....in realtà vedono in me la parte allegra e bella di mio padre, capobranco riconosciuto da tutti......). Insomma, io gaetano me lo ricordavo così
due pezzi bianco azzurro, poi mio figlio, la sel ( la sel è come il prezzemolo....)e infine tommaso, fratello di gaetano....
Elmodiviaspinobianco una sera mi dice, sai, gaetano si è messo a coltivare i carciofi e ha una passione, una passione...
Me ne dice tante di cose, Elmodiviaspinobianco, che mi affascinano.... ma quella mi colpisce come una fucilata.... voglio andarlo a trovare, gli dico... voglio andare a vedere....
E così Martapoppins, cugina suonata, va a trovare Gaetanocoltivatoremagico.... e lo ritrova così


oh mamma.....sembra tutto mio padre nei tempi migliori..... anche mio padre fumava.... e mi mandava in bicicletta al bar del paese a comprare le nazionali con il filtro....non gliel'ho chiesto ma d'estate sicuramente si toglie la felpa e resta a torso nudo al sole.... la sua schiena ha la stessa conformità di quella di mio padre.... sarà bellissima abbronzata.... quanto mi piaceva lavargliela.... lui si abbassava in ginocchio alla mia altezza e a quella della catinella di latta piena d'acqua del pozzo messa a scaldare al sole e io , con le mie manine piccole dovevo lavargliela e togliere tutta la polvere, il fieno...ed era il mio compito , lo facevo solo io ( e sono sicura che a voi due ocarotte di sorelle maggiori non l'ha mai chiesto, pappappero, pappappero perchè io a mio padre ci sapevo cavare le mutande se volevo e voi schiattavate dalla rabbia peggio delle sorellastre di cenerentola, va mo là!). Non divaghiamo, insomma io mi trovo davanti questo pezzo di marcantonio e deglutisco.... lui mi guarda ,pensa questa è scema, ma da dove salta fuori, ma gli hanno insegnato l'educazione e se lo tiene per sè....
non ricordo tanto altro di quel primo incontro ( gli incontri magici devono restare in un alone magico, appunto....)so che ci diamo appuntamento al momento del raccolto dei carciofi, esattamente8/10 mesi dopo....
Passa il tempo e lui sicuramente si scorda di me, io no di lui e mi faccio viva.... a quel punto con dei doni, perchè si sa, io ho il pregio di inquadrare le persone al primo sguardo e quindi lo affascino, lo ammalio.... e io faccio la marmellata di peperoncino, e quella di cipolla e te le ho portate da sentire, sono sicura che ti picciono e via disscorrendo Martalastregona tesse la sua rete e gaetano ci casca come una pera cotta ( scema questa cugina, però forte..... forse c'è da imparare qualcosa....)
E' il primo giorno di raccolto..... me lo ricorderò sempre.... Gaetano mi regala un carciofo perchè io lo possa assaggiare.... me ne parla come di un figlio... ma dammi uno scarto dico io.... no, voglio che assaggi questo....
e io l'ho assaggiato, in purezza, crudo, con poco olio e sale e il grana a lato perchè non ne coprisse il sapore....
Magico, quel carciofo era magico.... e mi parte la parte del cervello incontrollabile.. quella che fa dire al maestro è fatta.... adesso nessuno la tiene più.....
e infatti nessuno mi ha tenuto....non avevo tempo a lavorare, ma ce l'ho messo, testarda e caparbia..... mia madre ha subito, se li è dovuta pulire e pelare tutti lei.... Gaetano chiamava.... ho dell'invenduto... dei carciofi con qualche pidocchio, dei bruttarelli, li vuoi? e io Pronto!!!!!!!!!!!!!! Cesiraaaaaaaaaaaaa seduta col coltello in mano e zitta!!!!
Non ho fatto tutto quello che volevo, e neanche sono riuscita a fargli per bene il resoconto, spero di poterlo fare a breve..... perchè lui possa capire come muoversi....
ma i carciofi al miele che parlano.....
Il maestro ama quei carciofi messi via così, gli sono sempre piaciuti....
ma a volte fare il maestro impedisce di essere obiettivi e quindi, li ha mangiati quando erano al meglio e nulla ha detto ( al punto che io ho pensato... ma mi sarò sognata tutto????), li ha criticati quando il prodotto, più avanti di maturazione diventa come dire "legnoso", e si è fermato lì.....
già ce l'aveva con se stesso per avermi insegnato la tecnica della polverina magica ( guarda, se mi rompi il cutter a forza di frullare giuro che te la faccio pagare!!! Maestro, ma cosa sarà mai un cutter.... si ricompra, no??? Martapoppins non si ferma certo per questo.....)insomma il maestro ha gioito, criticato ma nulla dei suoi pensieri ha dato.....
Per fortuna che ci sono gli altri.... quelli a cui ho regalato un vasetto e hanno assaggiato.....
Di Andreagodoacucinare ho già parlato nel racconto della polverina magica, ma voglio aggiungere quello che mi ha scritto sucessivamente, sperando di ricevere ancora qualche carciofo al miele....( attenti, quest'anno Martapoppins li regala, ma quest'altr'anno assieme a GaetanoMagico li venderà...... e c'avranno il loro bel pakaging ( Bertacin, ci metto pure la G perchè sei coinvolto d'ufficio, ridi pure...)
e dopo non ce ne sarà per nessuno..... le squadre forti si intuiscono subito e noi modestamente FUMMO.
Andreagodoacucinare ( e non solo, ci tiene a puntualizzare) mi scrive:
ok martapoppins ho letto nel tuo blog che mi hai citato....attendo i carciofi degli dei per accompagnarli a un carpaccio di cavallo, scaglie di castelmagno e mirtilli di bosco, flan di fiori di zucca.... e una leggera grattugiata di limone.... ATTENDO!!!!

e io qui gli rispondo..... ok, ma lo assaggeremo insieme e io mi permetto una variante....sostituiamo il cavallo con un carpaccio di selvaggina ( lavorata rigorosamente dalla donna cannone, of course....), si può?

E aggiungo visto che io il 2 settembre vorrei partecipare al CARISIDAY ( una giornata insieme al parentado organizzata , guarda caso dalla mamma di gaetano )
posso servirlo come antipasto annunciando ufficialmente che la genia dei Carisi si sta evolvendo migliorando assai al punto che son certa che I FRATELLI CARISI TUTTI ( Dinonelievitomadre aiuto, metti tu tutti i nomi io non mi ricordo neanche quanti erano....) NE SAREBBERO PIU' CHE ORGOGLIOSI??????
VOGLIO ANCHE I NOMI DEL NONNO E DELLA NONNA che io non ho mai conosciuto, ma che sono certa che quella donna mi sarebbe piaciuta assai.... solo una donna con le palle sforna figli come lei....
Termino chiedendo delucidazioni sulla storia del seme di carciofo che coltiva Gaetanomagico e chiedo gentilmente a Gaetano il titolo di una canzone che vuole come sottofondo a questo racconto...
e poi le foto del suo regno.... anche mio padre amava tanto gli animali come te, lunga vita a gaetanomagico!!!!!

















domenica 5 agosto 2012

OGGI PRIMO GIORNO DI FERIE VOGLIO RINGRAZIARE

BERTACIN, mio vecchio compagno di lavoro.....
ora dovete sapere che nella mia prima vita io mi sono iscritta a facebook.... ho tentato di cercare qualcuno, non l'ho trovato e mi sono detta..... ma che cosa inutile che è questa, è per ragazzini, io non c'ho tempo... e così l'ho archiviata per qualche anno.... poi il tempo passa e succede che la mia maturità va controcorrente....e adesso che io sono bambina fuori e adolescente dentro.... apprezzo certe cose....
bertacin me le fa trovare la mattina presto.... la musica in particolare..... quanti ricordi mi ha scatenato... poi non so perchè.... a volte mette delle stronzate ( bertacin, nessuno è perfetto.....) a volte dice cose serie....
Stamattina leggere questo mi ha fatto dire.... oh, devo condividere....
e lo dedico a tutti quelli che conosco.... perdeteci qualche minuto per leggerlo....

QUANDO HO COMINCIATO AD AMARMI

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho capito com'è imbarazzante aver voluto imporre a qualcuno i miei desideri, pur sapendo che i tempi non erano maturi e la persona non era pronta, anche se quella persona ero io.

Oggi so che questo si chiama "rispetto".

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di desiderare un'altra vita e mi sono accorto che tutt
o ciò che mi circonda é un invito a crescere.

Oggi so che questo si chiama "maturità".

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho capito di trovarmi sempre ed in ogni occasione al posto giusto nel momento giusto e che tutto quello che succede va bene.
Da allora ho potuto stare tranquillo.

Oggi so che questo si chiama "stare in pace con se stessi".

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di privarmi del mio tempo libero e di concepire progetti grandiosi per il futuro.
Oggi faccio solo ciò che mi procura gioia e divertimento, ciò che amo e che mi fa ridere, a modo mio e con i miei ritmi.

Oggi so che questo si chiama "sincerità".

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono liberato di tutto ciò che non mi faceva del bene: persone, cose, situazioni e tutto ciò che mi tirava verso il basso allontanandomi da me stesso; all'inizio lo chiamavo "sano egoismo",
ma oggi so che questo è "amore di sé".

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di voler avere sempre ragione.
E cosi ho commesso meno errori.

Oggi mi sono reso conto che questo si chiama "semplicità".

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono rifiutato di vivere nel passato e di preoccuparmi del mio futuro.
Ora vivo di più nel momento presente, in cui tutto ha un luogo.

E' la mia condizione di vita quotidiana e la chiamo "perfezione".

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono reso conto che il mio pensiero può rendermi miserabile e malato.
Ma quando ho chiamato a raccolta le energie del mio cuore, l'intelletto è diventato un compagno importante.

Oggi a questa unione do il nome di "saggezza interiore".

Non dobbiamo continuare a temere i contrasti, i conflitti e i problemi con noi stessi e con gli altri perché perfino le stelle, a volte, si scontrano fra loro dando origine a nuovi mondi.

Oggi so che tutto questo è la vita.

Charlie Chaplin - dal discorso celebrativo per il suo 70° compleanno

NON ASPETTIAMO DI AVERE 70 PER CAPIRE..... USIAMO SEMPRE L'ESPERIENZA DEGLI ALTRI...

martainferietrallalerotrallallà

tutors...... vorrei incontrarti tra cent'anni di RON....