lunedì 9 luglio 2012

BENEDETTI 20 ANNI!!!

Questo pensiero è rivolto ad una ragazza che ho aiutato nella preparazione dell’esame di maturità ma, in generale, a tutti quei ragazzi in questa fascia d’età. 

Sto invecchiando, inesorabilmente! Mi rendo conto di vedere le cose sotto punti di vista che non avevo mai considerato, sento di aver svoltato da quella fase in cui si ha solo da imparare a quella in cui invece senti di aver qualcosa da dire. 
Non ho la presunzione di insegnare nulla a nessuno, anzi sono convinta che ognuno debba imparare dalle proprie esperienze e dai propri errori e che ci siano “errori” che non ci insegnano mai nulla perché continuiamo a commetterli giorno dopo giorno. 
 Con questo pensiero non voglio insegnare nulla ma vorrei riuscire ad istillare nel sangue di questi giovani una goccia di buonumore e di voglia di vivere, vorrei far capire loro che, come diceva Oscar Wilde, vivere è la cosa più rara al mondo e la maggior parte delle persone esiste ma non vive. 
Se oggi mi fermo e mi chiedo cosa cambierei della mia vita passata mi rispondo che probabilmente non cambierei nulla, la rivivrei così come l’ho vissuta con gli alti e i bassi, con le gioie e con i grandi dolori, con le persone che ho incontrato durante il cammino belle o brutte, con i mariti e compagni di vita che ho avuto, con le esperienze di lavoro, con i sorrisi, con i grandi pianti e con le follie. Con le depressioni, le sconfitte, le ripartenze e le grandi gioie. Tutto nella vita mi ha insegnato qualcosa e di ogni esperienza finita mi dicevo: “metti in saccoccia quello che ti ha lasciato e vai avanti”. Sono terribilmente cocciuta e caparbia, ho dei grossi limiti, mi impongo regole e mi arrabbio se non le rispetto, sono poco malleabile con me stessa e moltissimo con gli altri…sono un po’ sopra le righe…ed è questo che mi fa andare avanti! Tutto questo me lo ha insegnato la vita, non mi sono mai arresa, ho sempre lottato e continuerò a farlo, non mi sono mai sentita arrivata perché l’arrivo è la fine del viaggio e io voglio correre e, quando non riuscirò più a farlo, camminare e poi passeggiare ma mai fermarmi. 

A questa ragazza, così fragile ed insicura con una paura grande della vita io non voglio insegnare nulla, sarà la vita a farlo, voglio solo dirle che non si dovrà mai arrendere, che dovrà imparare a tirare fuori se stessa, a camminare ritta a testa alta e con lo sguardo fiero. Lei ha tanto di bello dentro di se e nemmeno se ne rende conto, cerca di riempirsi la vita, che le pare inutile con la ricerca del corpo perfetto, con il desiderio di possedere quello che i suoi coetanei hanno, con la voglia di andarsene lontano. Tutto giusto, o quantomeno giustificabile a questa età ma deve restare in questa età e non condizionare la vita futura. Bella sei dentro, hai molto da dire e chiunque ci metta la voglia di ascoltarti capisce che arriverai lontano, che le carte le hai e ci arriverai anche senza l’iphone o l’ipad, ci arriverai perché tu ci vorrai arrivare. E troverai chi nella vita ti apprezzerà per quello che sei realmente, qualcuno che saprà guardare oltre perché avrà occhi abbastanza furbi per vedere oltre e orecchie abbastanza lunghe per ascoltare quello che non dici e……un cuore abbastanza grande per volerti bene. Vivi! Non lasciare che la vita ti viva, non permettere che gli altri decidano per te, scontrati, combatti per i tuoi sogni per affermarti nella vita e poter dire “io sono qui! Ci sono, esisto ed ho grandi cose da dire!” Lotta per riuscire ad affermarti come persona, prima di tutto per te stessa e poi eventualmente per gli altri, cerca te stessa realizzando i tuoi sogni, le tue ambizioni, fallo per te! Sempre e solo unicamente per te! E’ forse l’unico caso in cui essere egoisti non è sbagliato!!!  Resta sempre affamata di vita, non considerarti mai arrivata, metti fantasia in quello che fai, ricorda che sono le cose piccole quelle che riempiono la vita,  sii folle se serve ma non smettere mai di vivere! 
Allora e solo allora ti renderai conto che le mode da seguire, il mito del corpo perfetto, i giudizi degli altri, il bisogno di essere come la massa saranno tutte cose senza senso, solo allora ti sentirai bene con te stessa, libera di esprimerti a 360 gradi , di esplodere nel meglio di te stessa e non sarai più questa piccola stella senza cielo.

ZiaClaudia


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7 commenti:

  1. Vorrei tanto che si ricominciasse dai giovani, vorrei le botteghe degli artigiani piene di giovani con la voglia imparare, vorrei far vedere lo sguardo dei giovani ragazzi che partono per le stagioni di lavoro, con il diploma fresco di orali, iniziare la loro prima esperienza di lavoro, dopo gli stage e le piccole esperienze fatte nelle pause estive. Abbiamo bisogno di giovani che vogliono imparare e di insegnanti che fanno appassoniare. Per i miei figli ancora piccoli, desidero solo che quando arriveranno alla fine del loro percorso di studi trovino una società che investa su di loro e nel lavoro trovino professionisti preparati, severi e appassionati che gli insegnino quanto possa essere straordinario migliorare, crescere e lavorare con passione. Grazie Claudia bellissimo pensiero il tuo.

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  2. ....adesso comincio a rispondere qua perchè è qua che la mia risposta deve stare.... se poi questo blog si permette di dire... risposta troppo lunga.. come ha fatto l'altra volta giuro che mi incazzo sul serio e il mio tutor-topomaschio ne sente due ( son certa che il limite delle parole l'ha messo lui, usare le parole come facciamo noi donne va assolutamente contro la sua natura....)
    ...comunque, non posso divagare perchè c'ho le parole corte e devo essere circoncisa... ( un pò come facciamo una cernia... o marò... niente da fà..mi sono svegliata che divago, divago...ecco, visto che dormendo nel prato non mi posso alzare dalla parte del muro, mi sono inventata lato 1=divago.... lato 2=circonciso....
    ...io il lato 2 manco so cosa sia, sta lì di fianco a me per puro caso,e io non do confidenza agli estranei....)
    ...allora...la prima cosa che mi viene da dire è che di generazione in generazione si anticipa la maturazione delle persone...noi a vent'anni eravamo molto più maturi di quanto non lo fossero i nostri genitori quando avevano vent'anni....e a loro volta i nostri figli a vent'anno sono molto più maturi di quanto lo siamo stati noi....emmenomale.... perchè il tempo corre veloce e le cose da fare nella vita sono tante....
    intanto prendo atto di due cose..... la prima che, essendo noi due anime gemelle ma con 10 anni di differenza, per te il momento "in cui si ha solo da imparare a quella in cui invece senti di aver qualcosa da dire" è venuto con 10 anni di anticipo rispetto a me ( mi piacerebbe approfondire quanto tempo di questi 10 anni io ho spregato... vorrei sapere se sono solo tonta e dura di comprendonio... ma c'ho le parole contate e non posso divagare...)
    la seconda è che se tu ti senti ziaclaudia.... io dovrei sentirmi..martapoppinsnonna...
    ma non ci penso neanche di saltare a piè pari il periodo "martapoppinsmamma" ecchecavolo, mi volete tutti far pensare che non sono adatta a fare la mamma...che non mi piace ... mi sono pure inventata un figlio che come la madonna ( non voglio nè essere blasfema nè divagare, ma se ricordo bene i testi sacri è così... poro s. giuseppe.. ma che male avrà fatto che non l'hanno neanche fatto trombare....)non ho nè partorito nè adottato...e voi mi volete far saltare questa fase a piè pari...
    snt'al.... mò ti frego.... pubblico spezzoni ... il seguito alla prox puntata...

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  3. parto con la seconda puntata dando una definizione dei ruoli....
    ...come in una scala gerarchica i ruoli
    -ZIA- MAMMA- NONNA-
    hanno una precisa collocazione...
    La Zia è sempre complice... è quella delle confidenze, anche spinte.. ( porcona, ti ho visto con narciso,e con l'elefantinomarcy sai..inutile che fai la pura...appropò sta a te spiegare l'appellativo boccadirosa, perchè mica gli è tanto chiaro....e già che ci sei spiegalo pure alla fatinareginadelgelato....)... or che mi sovviene tu la zia l'hai già abbondantemente fatta con mio figlio, quello vero...
    l'altro mio figlio, quello maggiore, quello che mi è arrivato per grazia divina, lascialo stare....quello ha bisogno di un intervento più forte per spiegargli cos'è la vita... tocca a me... è un osso duro...
    comunque insomma, la zia copre quel ruolo lì ( consiglioti una rapida ripassatina al ruolo rivedendo i film della serie GRAZIE ZIA...)
    la differenza tra il ruolo di MAMMA a quello di NONNA è presto detto... la nonna concede tutto, non cazzia mai.. la mamma invece vigila, tutto vede , anche quando finge di non vedere.... e cazzia quando deve cazziare...
    Ieri sera passeggiavo per bologna (che bella bologna in una calda notte d'estate) in piacevole compagnia ( e non dico altro, lingue merde che non siete altro, non so ce c'ho fatto la mia porca figura o se sono sembrata semplicemente ridicola, ma non mi frega saperlo perchè per me ieri sera ero proprio una gran gnoccona come non ero da un bel pezzo....) andiamo avanti.. allora... passeggiavo in piacevole compagnia ( e non ho nessuna intenzione di raccontarvi dei palazzi e dei lori 4-5 rifacimenti, della torre che ci pende addosso se ci sono le nuvole.. voglio lasciarvi ignoranti......)e mi sono resa conto che verso la mezzanotte bologna è solo piena di giovani....piazza santo stefano era splendida.... piazza maggiore anche... mi sono fatta una overdose di gioventù...
    ...cazzarola tanto ho divagato che ho perso il filo del discorso.... facciamo un'altra puntata, và...

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  4. niente da fare, il tempo è tiranno, mi resta solo il tempo per un cappuccio ( i girasoli stanno vivendo un pò di scossoni, c'abbiamo da ambientare la nonna, l'incompiuto si è preso un cazziatone perchè ieri sera all'una non era sulla porta ad aspettarmi, ma dormiva , per cui alle 3.45 l'ho svegliato per punizione e gli ho cominciato a dire : ma allora.... non te ne frega niente di me.... e se era un bruto... e se perdevo la retta via?...potevi almeno farmi contenta e aspettarmi sveglio così io gongolavo un pò e mi sentivo importante ( tutti uguali gli uomini...sensibilità zero)...
    ...veramente anche le nonne sensibilità zero...
    nonnalaura di villa arzilla mi ha appena detto che sembravo una di quelle... poi vista la mia faccia ha aggiunto:...ma di altobordo...
    Senti claudiocuordileone...visto che ho capito che segui questo ciarlar di donne, vieni fuori e dimmelo subito:sembravo una di altobordo?
    adesso mando anche un sms a cristianlospagnolo..
    Occio uomini, occio... meglio avere martapoppins come amica che come nemica....
    àv salut...
    martaclasemparfuria

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    1. Non oseri mai porre limiti alla tua capacità di sintesi ma purtoppo i COMMENTI del blog sono limitati ( si fa per dire ) a 4096 caratteri, spazi compresi.
      Perchè tu abbia una idea di quanti siano questo testo di profondi contenuti ne ha pochi di meno.. topo eh?.. benebene :-) In una terra lontana, dietro le montagne Parole, lontani dalle terre di Vocalia e Consonantia, vivono i testi casuali. Vivono isolati nella cittadina di Lettere, sulle coste del Semantico, un immenso oceano linguistico. Un piccolo ruscello chiamato Devoto Oli attraversa quei luoghi, rifornendoli di tutte le regolalie di cui hanno bisogno. È una terra paradismatica, un paese della cuccagna in cui golose porzioni di proposizioni arrostite volano in bocca a chi le desideri. Non una volta i testi casuali sono stati dominati dall’onnipotente Interpunzione, una vita davvero non ortografica. Un giorno però accadde che la piccola riga di un testo casuale, di nome Lorem ipsum, decise di andare a esplorare la vasta Grammatica. Il grande Oximox tentò di dissuaderla, poiché quel luogo pullulava di virgole spietate, punti interrogativi selvaggi e subdoli punti e virgola, ma il piccolo testo casuale non si fece certo fuorviare. Raccolse le sue sette maiuscole, fece scorrere la sua iniziale nella cintura, e si mise in cammino. Quando superò i primi colli dei monti Corsivi, si voltò a guardare un’ultima volta la skyline di Lettere, la sua città, la headline del villaggio Alfabeto e la subline della sua stessa strada, il vicolo Riga. Una domanda retorica gli scorse malinconicamente sulla guancia, quindi si rimise in cammino. Lungo la strada incontrò un copy che mise in guardia il piccolo testo casuale che nel luogo da cui veniva era stato riscritto molte volte, e che tutto quello che gli rimaneva della sua forma originaria era la congiunzione "e". Esortò il piccolo testo casuale a fare marcia indietro e a tornare nella terra sicura da cui proveniva. Tuttavia, nessun argomento poteva persuadere il piccolo testo e quindi non passò molto tempo che due perfidi copywriter ne approfittarono, lo fecero ubriacare di longe e parole e lo trascinarono nella loro agenzia, dove abusarono di lui ripetutamente per i loro progetti. E se non fosse stato riscritto, lo sfrutterebbero ancora. In una terra lontana, dietro le montagne Parole, lontani dalle terre di Vocalia e Consonantia, vivono i testi casuali. Vivono isolati nella cittadina di Lettere, sulle coste del Semantico, un immenso oceano linguistico. Un piccolo ruscello chiamato Devoto Oli attraversa quei luoghi, rifornendoli di tutte le regolalie di cui hanno bisogno. È una terra paradismatica, un paese della cuccagna in cui golose porzioni di proposizioni arrostite volano in bocca a chi le desideri. Non una volta i testi casuali sono stati dominati dall’onnipotente Interpunzione, una vita davvero non ortografica. Un giorno però accadde che la piccola riga di un testo casuale, di nome Lorem ipsum, decise di andare a esplorare la vasta Grammatica. Il grande Oximox tentò di dissuaderla, poiché quel luogo pullulava di virgole spietate, punti interrogativi selvaggi e subdoli punti e virgola, ma il piccolo testo casuale non si fece certo fuorviare. Raccolse le sue sette maiuscole, fece scorrere la sua iniziale nella cintura, e si mise in cammino. Quando superò i primi colli dei monti Corsivi, si voltò a guardare un’ultima volta la skyline di Lettere, la sua città, la headline del villaggio Alfabeto e la subline della sua stessa strada, il vicolo Riga. Una domanda retorica gli scorse malinconicamente sulla guancia, quindi si rimise in cammino. Lungo la strada incontrò un copy che mise in guardia il piccolo testo casuale che nel luogo da cui veniva era stato riscritto molte volte, e che tutto quello che gli rimaneva della sua forma originaria era la congiunzione "e". Esortò il piccolo testo casuale a fare marcia indietro e a tornare nella terra sicura da cui proveniva.
      anonpassa

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  5. Grazie Cristina! Io a mia figlia quattordicenne spero di avere trasmesso l'entusiasmo per la vita, la voglia di vivere sempre e comunque e mi auguro che possa incontrare, lungo il suo cammino, persone che hanno ancora voglia di insegnare con entusiasmo e che la voglia di vivere non l'hanno persa. Spesso colpevolizziamo questi giovani dicendo che non hanno più ideali, modelli, valori ma, in fondo dovremmo essere noi attempati i loro modelli, i loro ideali e dovremmo essere noi a trasmettere loro valori. Allora penso che anche la nostra generazione dovrebbe farsi un esame di coscienza! Spesso abbiamo perso l'entusiasmo, la voglia di guardare avanti e di volere un futuro migliore per loro, per i nostri giovani...siamo stati noi i primi a standardizzarci a cercare il benessere a scapito dei valori. Mi accorgo che la nostra generazione si pone a volte problemi che non esistono o che fanno solo da pagliativo a qualcosa di più profondo difficile per tutti da affrontare. Tanti della mia età si preoccupano di queste famiglie divise da separazioni e ricostruite in famiglie allargate e di quanto questo pesi sui figli senza spesso pensare che i figli hanno una testa pensante e che sono più intelligenti di quanto spesso appaiano e che preferiscono la dura verità a bugie e a storielle...cerchiamo sempre di proteggerli ma spesso nel modo sbagliato. Lasciamoli vivere, insegnamogli a vivere la vita e non a lasciarsi vivere dalla vita!

    Claudiachecihasemprecreduto

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  6. I ragazzi che si amano

    I ragazzi che si amano si baciano in piedi
    Contro le porte della notte
    E i passanti che passano li segnano a dito
    Ma i ragazzi che si amano
    Non ci sono per nessuno
    Ed è la loro ombra soltanto
    Che trema nella notte
    Stimolando la rabbia dei passanti
    La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
    I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
    Essi sono altrove molto più lontano della notte
    Molto più in alto del giorno
    Nell'abbagliante splendore del loro primo amore
    jacques Prevert

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